martedì, maggio 25

Il nostro lunedì a Vicenza e ricettina

Lunedì 24 maggio ci siamo alzati prestissimo (quattro e mezza, carissimi!!) per andare a Vicenza a sentire il Ruggito del Coniglio live in Piazza dei Signori. Dopo circa due ore e mezza di viaggio siamo arrivati sul posto, e fortuna che eravamo in anticipo perchè altrimenti, anche se avevamo i posti a sedere prenotati, non avremmo trovato posto: in tutto c'erano trecento persone sedute e circa altrettante in piedi solo per ascoltare loro!
Per chi non lo sa, o non segue Radio2, il Ruggito del Coniglio è una storica trasmissione comica di questo canale della Rai che va in onda dalle otto del mattino fino alle dieci (QUI il podcast se volete scaricarlo); i mitici conduttori, Marco Presta e Antonello Dose (rispettivamente nella foto qui accanto), fanno radio da ormai vent'anni con lo stesso programma e, proprio perchè non stancano mai, sono a tutti gli effetti il programma di punta di Radio2. Se dovessero cancellarlo sarebbe una tragedia!
Entrambi adoriamo il Ruggito (e la radio in generale): io sono abituata ad ascoltarli da sempre, ricordo che, quando ero alle elementari, prima di portarmi a scuola ascoltavo un pezzettino con mia madre; Moreno invece li ascolta da tanti anni mentre lavora. Quindi è stata una gioia immensa poterli vedere all'azione dal vivo: anche se Vicenza è un po' lontana non ci siamo fatti scoraggiare.
Finito il programma, che dura due ore (e durante il quale non abbiamo smesso un momento di ridere e divertirci) abbiamo fatto un giro per la città, dato che non ci siamo mai stati. Purtroppo quasi tutti i luoghi d'interesse erano chiusi di lunedì e quindi ci siamo dovuti accontentare di alcune chiese e di un giro per il centro storico. Abbiamo comunque potuto godere della splendida giornata ed è stato un piacere camminare in giro senza meta quasi e semplicemente compiacerci dello stare assieme. Tra i luoghi più belli, sono stata particolarmente colpita da un delizioso parco costeggiato da un fiumiciattolo. Ecco alcune foto della giornata:
Oggi invece avevo voglia di cucinare e di essere un po' creativa in cucina quindi ho fatto un buon pranzetto a base di pollo per me e il mio fratellino a pranzo. Entrambi abbiamo apprezzato, quindi ecco la ricetta (inventata al volo con quello che avevo in casa):
POLLO CON UVETTA E CURRY

Ingredienti:
petto di pollo (circa 150 grammi a testa, se volete anche di più)
due manciate di uvetta
una cipolla bianca
curry in polvere
un cucchiaio di pinoli
olio d'oliva
sale
acqua

Procedimento:
Sbucciate e trirurate tutta la cipolla; triturate a pezzetti non troppo fini i pinoli e tagliate a pezzetti l'uvetta (vanno bene anche pezzi un po' grossi). Poi versate in una padella dell'olio abbastanza per coprire la superficie. Scaldatelo per alcuni secondi e poi aggiungete la cipolla. Lasciatela passire a fiamma bassa e quando vedete che l'olio si sta asciugando aggiungete un po' d'acqua (due cucchiai alla volta bastano). Quando vedete che la cipolla è passita abbastanza e si è "mollata" aggiungete anche l'uvetta e i pinoli. Quindi continuate a cuocere il tutto a fiamma bassa o medio-bassa. Dopo cinque minuti circa aggiungete un cucchiaino di curry circa (o un cucchiaio, dipende da quando lo volete forte; io ho sparso il curry un po' a caso assaggiando finchè non mi è sembrato abbastanza). Intanto che lasciate cuocere tutto ancora per un po', salate la carne da entrambi i lati e spargete un po' di curry cercando di distribuirlo lungo tutta la superficie del pollo, sia davanti che dietro. Per fare cuocere la carne, raccogliete il composto di uvetta, cipolla e pinoli sopra la parte che non è a contatto con la pentola. Lasciate dorare il pollo e se vedete che attacca aggiungete un po' d'acqua durante la cottura. Poi girate la carne e ripetete l'operazione.
Io ho capito ad occhio quando il pollo era cotto.
Vi consiglio, una volta impiattato il tutto, di mangiare un po' di carne con un po' di composto di uvetta, pinoli e cipolla.
Per i vegetariani, penso che si possa seguire la stessa ricetta sostituendo il pollo con del seitan o del tofu. Se ci provate fatemi sapere com'è venuto!
Noi l'abbiamo mangiato accompagnandolo con delle focaccine che ho fatto la mattina e che ho copiato dalla grande Mammadeglialieni. La ricetta la trovate QUI: lei le ha usate "dolci", farcite di marmellata o cioccolata, ma vi assicuro che sono perfette anche per il salato. Sono davvero buone e veloci da fare, e in più erano perfette per una ricetta come questa del pollo dato che bilanciavano il gusto forte della carne al curry con un gusto blando e molto piacevole.

lunedì, maggio 17

Week-end tra musei e natura

Questo week-end è stato un po' atipico, ma in senso positivo! Spesso infatti passiamo i fine settimana assieme, magari vediamo un bel film, facciamo i poltroni sul divano e comunque la serata è bella perchè abbiamo l'un l'altra e non potremmo volere di meglio. Ma questi sabato e domenica siamo diventati dei veri giramondo! :)
SABATO
La mattina l'abbiamo passata separati: Moreno ha lavorato per racimolare qualche soldo in più e io sono andata dalla nonna e dalla zia Sunta, che era un bel po' che non andavo a trovarle. Dopo pranzo ci siamo visti e alle quattro siamo andati, assieme alla mia mamma, ad assistere ad una presentazione di un libro nella libreria Ubik di Gorizia: Con occhi di padre, di Igor Salomone. QUI potete farvi un'idea di che cosa si tratta, dal momento che è il blog dedicato al libro,;io posso dirvi che che parla del rapporto di un padre con una figlia con un grave handicap. Una storia commovente e che fa riflettere non solo sulla condizione di tanti genitori come lui ma anche sulla nostra condizione di uomini, sulla società, sul rispetto e sul disagio.
E' stato bello ascoltare questa storia tramite le domande e le letture della lettrice/mediatrice Maia Monzani, ed è stato bello avere sia Moreno che mia madre lì con me. Lei in particolare ci teneva ad andare a questa presentazione, dal momento che lei è una maestra di scuola dell'infanzia e ama davvero il suo lavoro; per anni ha lavorato come insegnante di sostegno per bambini disabili e quindi questo tema la interessava molto. E' stato bello vederla felice di essere andata con noi.Finita la presentazione (verso le sei e mezza circa di sera) siamo passati un attimo a casa mia, il tempo di lasciare mia mamma a casa e di vestirmi (pomeriggio non pioveva, ma verso quell'ora cominciava a gocciare e prevedevo un acquazzone, così ho messo una tenuta adatta al tempo atmosferico, in particolare i miei stivaletti "da pioggia"). Poi ci siamo diretti verso Trieste, dove abbiamo mangiato in una "Stube" alla tedesca dove fanno mille varietà di pizza, una meglio di quell'altra. Mi spiace solo che Moreno non sia riuscito a finire la sua, di pizza, perchè il tartufo che c'era sopra l'aveva nauseato ( a me il tartufo piace da impazzire, ma a volte al suo posto mettono litri di olio al tartufo, e quello dopo un pò mi nausea -,- nd. Mò).
Una volta sazi e abbeverati siamo risaliti in macchina, dirigendoci verso il castello di Miramare, dove era in corso una iniziativa bellissima e, soprattutto, a costo zero: le nostre tasche ringraziano. In poche parole lo stupendo castello era aperto dalle otto di sera fino all'una di mattina ed offriva l'entrata gratis. E, come se questo non bastasse, ospitava pure una mostra sul tema del bacio; l'ospite d'onore? Il famosissimo "Il bacio" di F. Hayez! Qui a fianco vi ho messo le due versioni del quadro; la più famosa, e definitiva, è quella in cui lei è vestita d'azzurro; entrambi sono quadri stupendi ma entrambi crediamo che la versione "ufficiale" sia la più bella, con una luce più calda e colori più intensi e simbolici.
Già che c'eravamo, tanto per fare il pieno di cultura, siamo andati a fare una capatina alla mostra su Mirò ospitata nelle scuderie del castello di Miramare : questo è il sito. A entrambi non piace molto la pittura astratta (siamo un po' "ottusi" ^^ non rusciamo a vederci molto in quei trattini e quelle chiazze di colore) quindi non ce lo siamo proprio goduto a fondo; devo dire, comunque, che è stata una bella esperienza. Sono del parere che, ci piaccia o meno, l'incontro con l'arte arricchisce in un modo o nell'altro l'uomo.
QUI potete vedere, se vi va, il programma della serata; è stata un'iniziativa davvero bella e stimolante, se volete il mio parere, che può avere avuto il potere di avvicinare i cittadini all'arte e ai luoghi storici d'interesse della regione (la notte dei musei non era, infatti, solo limitata al castello di Miramare ma si estendeva anche ai musei di Aquileia e a tutti i luoghi storici del Friuli).
DOMENICA
Ci siamo alzati presto (le nove: davvero l'alba! ^^ Beh, parlo soltanto per me dato che Moreno, più nolente che volente, era già in piedi da un paio d'ore), saltati in macchina con la nostra attrezzatura "da camminata" (scarponcini, abbigliamento tecnico, coltellino, cibo per il pranzo, poncho impermeabili, borraccia d'acqua, occhiali da sole speranzosi) e, una volta scesi, abbiamo cominciato la camminata per il monte Cucco. Se ve lo stavate chiedendo non è il nome di un'esotica ed enorme torta ma il nome di un monte dalle parti di Sistiana ^^
La giornata non era certo delle migliori ma non ci siamo lasciati scoraggiare e siamo andati lo stesso. E abbiamo fatto bene: non ha piovuto e l'ambiente era, tralasciando pochi tratti piuttosto umidi, perfetto per camminare e non grondare di sudore appena fatti tre passi.La camminata è stata molto bella ed è durata quasi quattro ore (con pausa pranzo e riposo in mezzo) e ci ha regalato degli scorci indimenticabili di natura allo stato puro. Radure seminascoste, brulicanti di vita e colorate ci aspettavano una volta scostato un ramo; luoghi storici di altissimo valore umano erano davanti e (forse sotto) di noi, come le trincee scavate a forza di piccone nella dura roccia dai soldati della prima guerra mondiale; farfalle incantatrici e grilli che cantano; sentieri faticosi, sia in pendenza che in salita, ma notevolmente gratificanti quando ti rendi conto che, solo con le tue gambe, hai percorso tanta strada; tesori preziosissimi e delicati come le favolose orchidee selvatiche e selvagge che, in quel posto, spuntano e crescono tranquillamente indisturbate e numerose (miracolo davvero!); funghi da riconoscere e studiare, che fanno tirare la gola ma che non si possono raccogliere finchè Moreno non avrà superato l'esame, per il quale si sta preparando, della licenza per coglierli: tutto ciò era a portata di mano, vero, autentico, fantastico, incontaminato, quasi non toccato dall'uomo (e, se toccato, fatto con il massimo rispetto).
Fortuna che Moreno ha scattato molte foto, una più bella dell'altra, di ciò che ha attirato maggiormente la nostra attenzione: così potete goderne anche voi.

Ecco le foto!




ecco una delle tante varietà... immaginatela spuntare tra le rocce, in mezzo ai prati, numerose come un tempo le margherite :)Spettacolare...















ecco una versione più violacea di quella sopra, quì si vede meglio perchè me ne sono innamorato ^^



















quì abbiamo altri fiori belli belli belli in modo assurdo come direbbe Zoolander ^^ (se non avete visto il film, noleggiatelo!)
Non lo so che specie siano, però li trovo davvero semplici e belli!















ecco un altra specie (credo ) di orchidee selvatiche... ho messo vicino il mio ditino per far notare quanto queste meraviglie fossero piccolissime!
Davvero, più passeggio per questi posti più mi ritengo fortunato ad aver quì le radici.. Per quanto belle siano le grandi città, per quanto comode ^^ non riuscirei mai a far cambio!














Qui sotto invece un'altro meraviglioso e colorato abitante di quei posti... un bruchino un pò punk dai colori splendidi! ^^ purtroppo in foto così piccola non si vede, ma è impressionante quanto sia finemente disegnato un corpicino così inconsistente..era davvero piccolo, ma meraviglioso! ^^


^^ Almeno così c'è l'illusione che siate venuti a passeggio un pò con noi...la prossima volta più foto! ^^ Ciao a tutti, un bacione!!!!

JUL & MO

mercoledì, maggio 12

Foto & amicizie




Ultimamente negli archivi ho trovato due foto scattate tanto tempo fa, prima di conoscere Moreno, prima della mia "seconda vita". Ognuna di queste è con un'amica diversa; in una foto io e la mia amica A siamo sullo stesso piano, le teste sono esattamente allineate; nell'altra io e l'amica B siamo in una posizione differente: lei è appoggiata sulla mia spalla. La mia testa è quindi più in alto della sua; ora, io penso che da una foto si possa capire molto del rapporto tra due persone, e questa foto con B me lo conferma. Ho sempre pensato di essere stata una brava amica per lei; un sostegno, una guida, una consigliera, anche spirituale oltre che di vita. Ed è di conseguenza che mi sono comportata...mi sono innalzata sopra di lei, sopra tutto. Ho svolto la mia funzione. Tutti ne hanno una; il mio oroscopo dice che sono fatta per essere una leader. Forse è vero...o forse no. Fatto sta che è esattamente così che mi sono comportata.
Beh, evidentemente ho sbagliato; B si è sentita criticata, rimproverata, non capita. Mi ha accusato di essere come sua madre, che non faccio che criticarla, che ciò che fa non mi va mai bene.
Ma io volevo solo aiutarla. Migliorare la sua vita. Non si dice che un saggio impara dai propri errori? Io volevo solo mostrarglieli e indicarle una via da seguire, la più giusta, a mio avviso. Sono stata troppo presuntuosa? So bene che ogni persona ha bisogno di qualcosa di diverso; eppure mi sono comportata come se ciò che va bene per me potesse andare bene anche per lei. Ho sbagliato, evidentemente. Ma l'ho fatto in buona fede.
Purtroppo io sono fatta così; quando vedo che qualcuno vicino a me sbaglia non posso fare a meno di farglielo notare; ma non lo faccio con cattiveria: lo faccio per far migliorare quella persona; per renderla più felice, più coerente, più matura alla fine. Ma anche se il fine è buono ciò non giustifica il fatto che, per raggiungerlo, anche se intenzionalmente, ho ferito.
Buona giornata ragazzi, spero che la vostra sia migliore della mia.
Giulia

P.S. La canzone, che mi piace molto, è dei Grizzly Bear e si intitola "Slow life".

mercoledì, maggio 5

Far east film festival


Oggi vi parliamo dello splendido Far East Film Festival che si svolge a Udine ogni anno più o meno dal 21 aprile al primo maggio. Quest'anno si è appena conclusa la dodicesima edizione e Moreno ed io non potremmo essere più felici! Infatti il film (Castaway on the moon, di cui vedete la locandina a fianco) per il quale avevamo detto: "questo dobbiamo andarlo a vedere a tutti i costi!" ha vinto il festival con il premio assegnato dal pubblico.
Ma procediamo per ordine: che cos'è il Far East?
E' un festival dedicato esclusivamente a film provenienti, come dice il nome, dall'estremo oriente e in particolare dall'Asia: ciò significa Giappone, Korea, Filippine, Cina, Tailandia, Hong Kong (se ho dimenticato qualcuno scusatemi). Quindi è un'occasione più unica che rara per gli appassionati dell'Asia e del cinema asiatico come lo siamo noi: non solo si possono vedere film in anteprima internazionale, ma anche comprare dvd e gadget altrimenti introvabili, oltre al fatto che il 99% di questi film non arrivano in Italia nemmeno sottotitolati.

Questa è la seconda edizione che seguiamo e ogni volta siamo stati molto contenti dei film che abbiamo scelto: film di qualità, emozionanti, divertenti e paurosi, infatti una giornata è dedicata esclusivamente alla proiezione di film horror. Quest'anno Possessed ci ha davvero deliziato e fatto saltare sulle sedie! (Ok, ok, solo io sono saltata sulla sedia, Moreno e il mio fratellino che era con noi no, comunque è piaciuto a tutti!).
L'altro anno ci siamo persi per un pelo Departures, film giapponese che ha vinto l'oscar nel 2008 come miglior film straniero e che al Feff (abbreviazione di Far east film festival) ha vinto l'audience award del 2009, perchè i biglietti erano esauriti. Per fortuna siamo riusciti a vederlo quest'anno, perchè in via del tutto eccezionale è uscito (sentite un po' qui) doppiato in italiano in dodici sale in tutt'Italia = vero miracolo. Ad ogni modo, è un film stupendo che consiglio a tutti di vedere. Una recensione la trovate qui. Solo una precisazione in aggiunta al commento su mymovies: non si tratta di becchini ma di tanatoesteti (nokanshi), la cosa è ben diversa.

Quest'anno, però, non ci siamo fatti sfuggire il film premiato dal pubblico come il più bello! E il titolo tanto ambito è andato a Castaway on the moon, film che ha saputo coinvolgerci tantissimo, emozionarci e divertirci. In sostanza, sono le storie di due persone diversissime che si intrecciano in modo bizzarro: lui è un impiegato che, dopo un fallito suicidio, si vede "naufrago" (castaway per l'appunto) in un'isola in un fiume nel mezzo della città; lei è una ragazza hikikomori ( qui la spiegazione di wikipedia) che per anni ha vissuto rinchiusa nella sua stanza di propria volontà.
Moreno aggiunge che è stato il film che più l'ha emozionato negli ultimi anni, e non solo tra quelli asiatici ma in generale; e io concordo: emozionante come pochi, fantastica fotografia, scene molto divertenti, profondità, insomma un film che davvero ti lascia qualcosa dentro. Ecco il trailer così vi potete fare un'idea:




Putroppo i sottotitoli sono in inglese e quindi se non lo capite vi perdete moltissimo...per fortuna io e Moreno abbiamo un livello buono d'inglese e riusciamo a capire tutto. Per chi non conoscesse questa lingua, tuttavia, il far east mette a disposizione delle cuffie con la traduzione simultanea. Sperando che questo film venga doppiato in italiano e distribuito anche qui in Italia, per deliziare chi vorrà vederlo, ci avviamo alla conclusione di questo lungo post.
Alcune precisazioni sul festival, per finire: se siete dalle parti di Udine nei giorni in cui fanno il Feff vi consigliamo di andarci, a maggior ragione se siete "orientedipendenti"! Questo è il sito del festival se vi interessa. Potete vedere il trailer del festival, l'audience award di quest'anno e tutte le info che vi interessano.
Un grande saluto a tutti da Moreno e Giulia! Passate una buona settimana!
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