venerdì, dicembre 24

Buon Natale!



Ciao Carissimi! Vi lascio con questo 'dolce' augurio di passare delle belle feste, e soprattutto delle feste vicini a chi amate e vi ama! Un abbraccione!


Tronchetto di Natale

ingredienti:

per il biscuit

4 uova
1,5 dl Alchermes
150 g marzapane
50 g zucchero semolato
75 g farina debole

per la crema pasticcera:

4 tuorli
vaniglia ( in bacca, mi raccomando! ^^)
100 g zucchero semolato
3,5 dl latte intero
35 g farina (io ho usato quella per dolci, "allungata" con amido)

Per la decorazione

250 ml di panna fresca
15 g zucchero a velo
15 g cacao
marrons glaces
decori



Partiamo montando la panna con le fruste elettriche. Visto che siamo in inverno, facciamoci aiutare! Io prima di iniziare metto fuori dal balcone il pentolone per la pasta: così facendo ho un contenitore freddo e dai bordi alti per montare la mia panna, raffreddato naturalmente :)
Quando la panna inizia a rassodare aggiungiamo setacciando lo zucchero a velo e il cacao, poi mettimola coperta con pellicola a riposare in frigo.
Continuiamo separando tuorli e albumi. Preriscaldiamo il forno a 180°, spezzettiamo in una bastardella il marzapane e ammorbidiamolo a bagnomaria. Se siete pigri come me, mentre pesate gli ultimi ingredienti mettetelo due minuti in forno, attenti solo che se lo lasciate troppo secca e soprattutto poi che il contenitore diventa decisamente caldo.
Lavoratelo con una spatola e quando morbido con una frusta a mano. Aggiungete un tuorlo alla volta, poi qualche cucchiaio dagli albumi sempre sbattendo, la farina e infine gli albumi rimasti montati a neve con lo zucchero, sempre con spatola e dal basso verso l'alto. Foderate una placca con carta da forno, e con una spatola ( o se siete particolarmente in vena di fare i fighi con una tasca da pasticciere e bocchetta liscia, facendo tante strisce una a fianco all altra )stendete uniformemente l'impasto e cacciatelo 10 minuti in forno. Mentre cuoce preparate un canovaccio, possibilmente di cotone e non colorato o lavato con detersivi o altro, e inumiditelo. Quando tirate fuori la teglia stendetevi sopra il canovaccio e rovesciate il tutto sul piano da lavoro: dovreste avere quindi la carta da forno che vi guarda. Lentamente staccatela, facendo attenzione a non danneggiare il biscuit, poi arrotolate il tutto con il canovaccio, in modo che ci sia sempre tessuto tra 'gli strati' del biscuit. Mi scuso, ma è molto più semplice di quanto non lo faccia sembrare la mia descrizione!
Prepariamo ora la crema pasticcera, tuorli sbattuti con farina e zucchero mentre il latte con dentro i semini di vaniglia prende bollore, quindi versate un goccio di latte caldo nella ciotola delle uova mescolando per stemperare il calore, quindi a sua volta tutto il composto di uova nel pentolino del latte. Mescolate bene per evitare i grumi fino a quando si addensa per bene.
Per raffreddarla prima, potete stenderla con la spatola su una teglia.

Srotolate la base, allungate l'alchermes con qualche cucchiaio d'acqua e inumiditela, poi stendete una strato omogeneo di crema pasticcera, sbriciolatevi sopra due o tre marrons glaces e arrotolate il tutto.
Tagliate ora questo bel salsiccione in tre pezzi, uno lungo e due corti, con due tagli diagonali e paralleli fra loro.
Componete il vostro tronchetto accostando i tre pezzi, una bella idea è mettere il pezzo corto con un lato dritto e uno diagonale accanto a quello principale, creando un ramo, e quello rimanente sopra al principale, creando una sorta di piattaforma su cui poi mettere le decorazioni.
Se optate per questa scelta non fate come me, che mi sono accorto dopo del fatto che il tronchetto così creato era troppo alto per stare tra i ripiani del frigo... sigh!
Comunque sia, composto il vostro tronco (ri) prendete la sacca da pasticcere e con una bocchetta a stella, o con quella sottile e seghettata da un lato che non ho idea come si chiami, decorate con la panna ormai bella stabile il vostro dolce, simulando le venature del legno. Alcuni si trovano bene a stenderla con la spatola e poi dare l'idea della corteccia passandovi sopra i rebbi di una forchetta. L'importante, alla fine, è divertirsi!
Finite la decorazione come più vi aggrada, se non siete stufi potete per esempio fare delle piccole meringhette con gli albumi avanzati e creare dei funghetti, o usare figurine di cioccolato.. Sbizzarritevi e soprattutto,
Buon appetito!

E buone feste!


P.S.: Se avete bambini che lo mangeranno, come noi, potete sostituire la bagna con una alla frutta (nel nostro caso due cucchiai di sciroppo all amarena, uno di zucchero liquido al 70% e un pò d'acqua). Tenete solo conto di mangiarlo presto perchè la crema a contatto con la frutta può diventare acida.

mercoledì, dicembre 22

La neve, le feste, tanto amore nell'aria



Beh, più che amore...direi germi. Ditemi voi se è possibile beccarsi una cavolo di influenza intestinale sotto le feste! Sono già due giorni che ce l'ho, e spero soltanto di non averla attaccata a Moreno che, coraggiosamente, mi è stato comunque vicino.
Dal 17 dicembre sembra passato un secolo. Di quel giorno qualunque italiano ben informato ricorda solo le tragedie sulle strade, la gente costretta a passare la notte in macchina, i disagi causati dalla neve (beh, io direi più che altro dal non essere abbastanza preparati per la neve). Io invece mi ricordo solo una grande gioia, quella bianca e soffice, quella gioia fanciullesca che sorge in me ogni volta che vedo cadere anche un singolo fiocco. Che posso dire? La neve mi rende allegra e non posso farci nulla. Il fatto poi che sia caduta così vicina al solstizio d'inverno ha reso l'atmosfera davvero magica.
Quel venerdì sera Moreno e io siamo usciti per incontrarci con Debora e Daniele, farci gli auguri e scambiarci i regali natalizi, e tutto era così bianco ed è stato così bello stare vicino al caminetto acceso del pub dove abbiamo mangiato che abbiamo proprio passato una bella serata.


































Il giorno dopo ci siamo svegliati e, aprendo le finestre, abbiamo notato che la neve non se n'era andata ma, anzi, che bellezza, era aumentata! Non ho potuto resistere dall'uscire di casa e fare una passeggiata fino al centro. La neve, come dire, trasfigura tutto. Rende tutto così bianco, così silenzioso, che sembra che tutto attorno a te vibri e si cristallizzi in un soffice momento che pare poter durare per sempre. Gradisca, tutta bianca, era bellissima :)









































Da noi, sapete, non nevica spesso; se siamo "fortunati" qui imbianca una sola volta all'anno, e di solito dura così poco che non riusciamo nemmeno a goderci la magia. Quindi è un grande evento ogni volta, una gioia per tutti, grandi e piccini...anche se da altre parti dell'Italia ha provocato grandi disagi.

Auguriamo delle bellissime feste a tutti voi; possiate passarle in gioia e amore, con chiunque voi siate e in qualsiasi luogo voi stiate.
Jul&Mo

mercoledì, dicembre 8

Ahi! Un Krampus alla gamba!

Il finesettimana appena passato è stato piacevolmente pieno, per noi che di solito preferiamo poltrire sul divano e, al massimo, cucinare qualche dolcetto. Con il tempo che ci sta affliggendo già da un po' di settimane, poi, a chi verrebbe voglia di uscire? Non fa altro che piovere!
Domenica 5 dicembre, però, ci siamo lasciati convincere da Debora e Daniele, due nostri amici che avete già conosciuto qui, e siamo saltati in macchina per raggiungere Tarvisio, dove abbiamo visto per la prima volta i KRAMPUS.
Che cosa sono i Krampus, direte voi?
E' un'antica tradizione accompagnata da diverse leggende; la più famosa è questa:
Molti anni fa, durante i periodi di carestia, i ragazzi dei villaggi si travestivano con pelli di capra, corna e orribili maschere per non essere riconosciuti dai loro compaesani; in questo modo potevano spaventare gli abitanti dei villaggi vicini per derubarli delle provviste necessarie per passare il rigido e freddo inverno friulano.
Presto, però, i ragazzi si accorsero che tra di loro c'era un intruso: il Diavolo in persona, che, approfittando del suo volto terrificante, si era infiltrato tra di loro ed era riconoscibile solo dai zoccoli di capra che aveva al posto dei piedi. Per esorcizzare la maligna presenza venne chiamato un vescovo, Nicola (ovvero San Nicolò), che sconfisse il demonio.
Da allora ogni anno i ragazzi si mascherano da diavolo e continuano a visitare i villaggi circostanti, non più per depredare ma per portare doni, accompagnando il vescovo e santo che aveva sconfitto il male. Nasceva così la tradizione della festa di S. Nicolò e dei Krampus.
Questa festa non è tipica solo di Tarvisio e della Val Canale friulana, ma si incontra anche in Alto Adige e, nel resto d'Europa, in Slovenia e in zone di lingua tedesca quali, per esempio, Baviera e Tirolo.
Personalmente non avevo mai visto i Krampus, anche se si tratta di una tradizione della mia regione, così sono stata felice dell'uscita.
Non appena siamo arrivati a Tarvisio siamo stati catapultati in un mondo magico, fatto solo di neve e fiabe, e popolato da questi esseri orripilanti che, chiedendoti se eri stato bravo, o semplicemente non dicendo nulla, ti frustavano tranquillamente.
Se posso dire la mia, la parte più bella della serata, quella che mi ha commossa davvero, è stata quando ci siamo rifugiati in un bar a scaldarci con una cioccolata calda. Nel tavolo accanto al nostro erano seduti dei bambini del posto con i genitori; all'improvviso nel bar è entrato un Krampus in tutta la sua orribile altezza e si è avvicinato al tavolo dei bambini. I più piccoli hanno pianto dalla paura e anche la più grandicella sembrava scossa...poi il Krampus si è fatto da parte ed è entrato San Nicolò. I bambini più grandicelli si sono gettati in ginocchio a terra e, sotto ordine del "santo", hanno cominciato a recitare in coro il Padre Nostro. Poi il Krampus ha tirato fuori dalla sua gerla (la gerla è una cesta in legno, vimini o viburno intrecciati a forma di tronco di cono rovesciato, aperta in alto, usata per trasportare materiali vari, ed è portata sulle spalle) dei sacchettini contenenti caramelle, carbone dolce e pane dolce che ha distribuito ai bambini...e anche a Debora e a me ^^ la cosa più emozionante sono stati gli occhidi quella bambina in ginocchio davanti al "santo", occhi così innocenti e chiari, occhi che gridavano "Sì, io ci credo!". Non penso che dimenticherò quello sguardo tanto in fretta.
Se volete altre informazioni sulla festa di Tarvisio vi consiglio di dare un'occhiata qui: è il sito del Gruppo Krampus di Tarvisio Centrale, molto dettagliato e ben fatto, dove potrete trovare le foto e i video degli anni passati e altre notizie interessanti sulla tradizione. Tra parentesi, la leggenda che ho riportato sopra l'ho presa da lì.
E ora foto!!




















Eccoci, belli come il sole in una foto spettacolarmente tecnica! Ok,ok, non è il massimo, ma faceva un freddo gatto, era dura tener la mano ferma mentre scattava! ^^ e poi fa atmosfera!

























Girando per le strade si incontrava questo luminoso figuro, S.Nicolò, che riportava il sorriso ai bambini..























Ecco qui uno dei Krampus che bastona allegramente una nativa Tarvisiana..anche se lei in realtà
non sembrava molto allegra..



























Ecco un'altro Krampus: i costumi erano ottimi, e vederli girare nel buio così faceva
un certo effetto :)





















Non vi dico le urla di questo bimbo in carrozzina quando il peloso figuro
gli si è parato davanti... Però la madre non ha protestato, probabilmente
d'ora in poi quando vorrà farsi obbedire gli dirà: se non fai il bravo chiamo il Krampus!

























Ecco la stilosa - e certamente autoprodotta- locandina dell'evento :)


























Nella seconda location della festa abbiamo trovato ad attenderci oltre ai viveri anche una bella nevicata..


























Il falò che avevano preparato ha calamitato dopo poco tutti i presenti, che si sono lentamente radunati attorno in cerchio sempre più stretti a scaldarsi le terga.. faceva un pò strano vedere tutti girati di spalle al fuoco ^^




















Ecco finalmente la discesa dalla montagna: di colpo hanno iniziato ad accendersi dei falò e delle torce, che si sono moltiplicate man mano che scendevano: scenografico è dir poco..

























Arrivati da noi hanno acceso altre pire per illuminare il Trono di neve fatto per S.Nicolo.
Sembrava di stare in un video metal stile Rob Zombie, davvero.


























Ecco finalmente il santo pronto a dispensare il perdono ai bimbi cattivi..



















..e le due guardie ai lati del trono...




















poi i divolacci han riunito tutti i bimbi a pregare inginocchiati nella neve il santo, in attesa del proprio cestino di dolciumi..
























tranne i troppo cattivi: qui, ad insindacabile giudizio del pelosone, il ragazzo è stato costretto a sdraiarsi e 'nuotare' nella neve.. Ma vai te a protestare va :)

























..alcuni avevano anche capelli parecchio alla moda :P


Speriamo che il nostro racconto vi sia piaciuto...un saluto a tutti!

Jul&Mo

venerdì, dicembre 3

Dicembre e i dolci invernali

Ciao ragassuoli! Finalmente è arrivato dicembre, il mese magico dell'anno. Il freddo inizia ad essere bello pungente, la neve ,dove non piove, rallegra i bambini e le feste sono alle porte. Potete essere completamente atei, freddolosi, anticonsumistici, eppure farvi conquistare dall'unica vera cosa importante di questo mese: una magica cornice di ghiaccio lì fuori vi farà sentire ancora di più il valore, e il calore, dell'amore di chi vi circonda. Natale è nascita, una Nascita importantissima per tutti noi, perchè prima di tutto deve rinascere nei nostri cuori l'attenzione per chi amiamo e per i nostri sentimenti, per ciò che possiamo dare prima di ricevere, per ciò che possiamo donare con noi stessi prima che con la master card.
E poi c'è la cioccolata calda, il punch, il vin brulé, mille tipi di carni e arrosti e intingoli belli grassottelli e gustosi per darci modo di affrontare nonno Gelo!
Possiamo vedere e vivere queste feste come meglio crediamo, ricordiamoci solo che è possibile mettere da parte per un paio di giorni all'anno ciò che crediamo giusto o sbagliato, tutto può attendere il tempo di sorridere e far sorridere. ^^
Finito per oggi il mio buonismo, vi racconto velocemente del compleanno del mi Babbo!
Il giorno 22 novembre ha raggiunto la veneranda età di 57 anni anagrafici, e anche se il suo animo da urside non era molto d'accordo non ha avuto scampo dalla classica festicciola di famiglia.
Il mio regalo per lui è stata la torta Sacher, che a lui piace molto. Mi spiaceva però lasciarla classica anche all'esterno, diciamocelo, non è un tripudio di fantasia.. così ho optato per delle sobrie decorazioni con crema di burro al cacao e tegoline variegate di cioccolato.
Ecco le foto:










Eccovi la creaturina: la glassa non è bellissima, devo decidermi a comperare il termometro per il cioccolato, ogni tre volte che lo sciolgo almeno una lo rovino..La cosa buffa è che appena finita mi sono accorto che avevo da parte dei vasetti tedeschi di glassa per sacher..^^ Vabbè, facciam finta che a farla io venga più buona!






Foto dei particolari, che fa molto food blogger chic: in realtà si vede ancora meglio la carriola di imperfezioni che questa torta si portava appresso, ma diciamo per convenienza che servono a dare carattere e renderla unica. Basta essere convinti, no? ;)











Ed ecco infine la famigliola al quasi gran completo: da sinistra a destra abbiamo Renzo e Francesco, i miei bellissimi nipotini, mia madre e il mi babbo, la Scimmietta già stufa delle foto, il mio fratellone che occhieggia i furfantelli e la coccolissima mogliettina/mamma Luisa.

Io sono venuto bellissimo, lo so, quì dietro alla macchina fotografica ^^







Divertitevi questo week end, alla prossima!
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