Per qualcuno l'importante è solo vincere, vincere a tutti i costi, a costo di imbrogliare, a costo di fare i furbi.
Ieri stavo giocando a carte Pokemon con mio nipote (beh, nipote di Moreno, ma in fondo è la stessa cosa) con regole che aveva inventato lui quasi sul momento, che lui non rispettava e che naturalmente portavano solo alla sua vittoria. Sul momento mi ha dato parecchio fastidio, non perché mi seccasse perdere (per quanto possa essere competitiva, è un bambino, cavolo!) ma perché sono una persona molto intransigente: in qualunque cosa, di base nella vita, le regole per me sono fondamentali, e vanno rispettate.
Ma questo fatto mi ha portato a pensare in generale.
Alcuni individui, spinti dai genitori dall'infanzia o perché competitivi di carattere, farebbero di tutto per vincere. Ma vincere così, mi chiedo, che significato può avere? Quando si è bambini, come nel caso di mio nipote, vincere è bello in qualsiasi modo; ma quando uno cresce comincia a porsi certe domande...
Cosa significa perdere, e cosa vincere? Io, sinceramente, preferisco perdere essendo leale e corretta invece che vincere andando contro le regole, in particolare quelle mie personali.
E poi, vincere a che costo? C'è chi sacrificherebbe tutto solo per sentire quel brividino folle di gioia quando crede di avere in mano tutto il mondo. Ma dopo quel delizioso istante cosa ci resta? Solo un profondo senso di vuoto.
Intendiamoci, non sto parlando solo di una misera partitella a ... (nei puntini potete metterci qualsiasi gioco vi venga in mente: briscola, non t'arrabbiare, scarabeo, scacchi, calcio eccetera) ma anche degli scambi d'opinioni. Da molti sono pensati in questo modo: in ogni discussione c'è chi vince e c'è chi perde, chi ha ragione e chi ha torto.
Una mentalità del genere porta solo al disfacimento, secondo me. Innanzitutto in uno scambio d'opinioni vincono entrambi, dato che lo scambio notoriamente arricchisce le persone; uno potrà anche non essere d'accordo con ciò che dice l'altro, ma non è detto che l'altro non abbia ragione. Anzi, possono avere ragione entrambi! Ma certe persone una cosa del genere non riescono proprio a capirla. A dirla tutta, con "certe persone" intendo il 95% della gente che ho incontrato e conosciuto in vita mia. E qui si torna all'inizio: perché tanta smania di vincere, di predominare? Se ognuno sapesse stare al proprio posto e fosse meno attento al vincere a tutti i costi il mondo sarebbe un pochino migliore...o almeno, non sarebbe più tanto popolato da persone odiose.
Ieri stavo giocando a carte Pokemon con mio nipote (beh, nipote di Moreno, ma in fondo è la stessa cosa) con regole che aveva inventato lui quasi sul momento, che lui non rispettava e che naturalmente portavano solo alla sua vittoria. Sul momento mi ha dato parecchio fastidio, non perché mi seccasse perdere (per quanto possa essere competitiva, è un bambino, cavolo!) ma perché sono una persona molto intransigente: in qualunque cosa, di base nella vita, le regole per me sono fondamentali, e vanno rispettate.
Ma questo fatto mi ha portato a pensare in generale.
Alcuni individui, spinti dai genitori dall'infanzia o perché competitivi di carattere, farebbero di tutto per vincere. Ma vincere così, mi chiedo, che significato può avere? Quando si è bambini, come nel caso di mio nipote, vincere è bello in qualsiasi modo; ma quando uno cresce comincia a porsi certe domande...
Cosa significa perdere, e cosa vincere? Io, sinceramente, preferisco perdere essendo leale e corretta invece che vincere andando contro le regole, in particolare quelle mie personali.
E poi, vincere a che costo? C'è chi sacrificherebbe tutto solo per sentire quel brividino folle di gioia quando crede di avere in mano tutto il mondo. Ma dopo quel delizioso istante cosa ci resta? Solo un profondo senso di vuoto.
Intendiamoci, non sto parlando solo di una misera partitella a ... (nei puntini potete metterci qualsiasi gioco vi venga in mente: briscola, non t'arrabbiare, scarabeo, scacchi, calcio eccetera) ma anche degli scambi d'opinioni. Da molti sono pensati in questo modo: in ogni discussione c'è chi vince e c'è chi perde, chi ha ragione e chi ha torto.
Una mentalità del genere porta solo al disfacimento, secondo me. Innanzitutto in uno scambio d'opinioni vincono entrambi, dato che lo scambio notoriamente arricchisce le persone; uno potrà anche non essere d'accordo con ciò che dice l'altro, ma non è detto che l'altro non abbia ragione. Anzi, possono avere ragione entrambi! Ma certe persone una cosa del genere non riescono proprio a capirla. A dirla tutta, con "certe persone" intendo il 95% della gente che ho incontrato e conosciuto in vita mia. E qui si torna all'inizio: perché tanta smania di vincere, di predominare? Se ognuno sapesse stare al proprio posto e fosse meno attento al vincere a tutti i costi il mondo sarebbe un pochino migliore...o almeno, non sarebbe più tanto popolato da persone odiose.