lunedì, settembre 26

La parola all'altra Scimmia.

Ciao ragazzuoli!
Inizio con lo scusarmi per le mie ripetute e prolungate assenze, ma la ristrutturazione mi sta realmente prosciugando, oltre alle finanze, anche tempo ed energie. Non che mi lamenti, sarà bello una volta finito poter dire "Questa casa è merito mio!" ^^
Per fortuna che la mia dolce consorte è paziente, e non si lamenta se non usciamo mai alla sera o se ho le energie di un bradipo.
Perchè il vero fortunato sono io; anche se è vero che cucino, faccio i lavori di casa senza lamentarmi quando serve, sono premuroso e innamorato e ci sto preparando il nido, lei...beh, lei è il motivo per far tutto questo, la mia musa, il senso ultimo di tutto.
D'altra parte, avete mai visto scimmie non innamorate guardarsi così?? ^^
E il bello è che le scimmie non erano consapevoli di essere osservate o fotografate! ^^

Più ci penso, e più mi accorgo che la Giulia è la mia vincita al superenalotto personale.

E voi? Cosa sentite di aver vinto?

Moreno

giovedì, settembre 22

Siamo noi. Punto e basta.

Incontrarci ci ha cambiato la vita.
Scambiarci parole, pensieri, immagini, sogni e anni ci ha reso più forti sia individualmente sia in quanto parte di un'indivisibile entità.

E ci sentiamo proprio così, un qualcosa che non si può dividere, una creatura a sé, diciamo un Morelia o un Giureno (ricalcando i vari Brangelina e company haha) ^^
Se devo essere sincera, non so cosa farei se perdessi Moreno. Non lo so davvero. La mia vita, tutto, a cosa servirebbe in quel momento? Lui mi ha ripetuto più volte (terrorizzandomi, perché se qualcuno ti dice una cosa così vuol dire che c'è qualcosa di brutto in agguato, ma per fortuna è solo lui che è catastrofico di natura) che se per disgrazia non ci fosse più vorrebbe che la mia vita andasse avanti. E sicuramente andrebbe avanti ( per quanto lo ami sono troppo attaccata alla vita per imitare la classica Giulietta, nonostante il mio nome), ma come? Ogni giorno mi mancherebbe infinitamente, ogni giorno, a ogni azione, a ogni canzone, a ogni parola lo ricorderei e il dolore sarebbe insopportabile da gestire, lo so. Cosa me ne farei della laurea? Cosa me ne farei del mio sogno nel cassetto? Cosa me ne farei del tempo?
In realtà non so cosa succederebbe, perché non sono capace di prevedere la mia reazione a un fatto così grave e devastante per la mia vita. E, diciamocelo, a che pro pensarci ora, quando la nostra vita è bellissima e piena? Come sempre mi complico le cose hehe :)
Un abbraccio,
Giulia

P.S.: oggi è il nostro mesiversario! 5 anni e 7 mesi :) auguri mio Scimmione!!

martedì, settembre 20

Sull'ingannevole brevità della vita, parte 2



Sì, sì, lo so, sono monotematica, però abbiate pazienza! Questa volta non voglio discorrere sul tempo, su quanto è breve la vita, su quanto vorrei una giornata di 48 ore...ma voglio parlarvi dell'orologio-sveglia che vedete nelle foto. Tanto carino lui, mi ha subito attratto per le sue forme un po' antiquate e l'ho preso al volo(all'Ikea, se vi interessa). Il primo problema? Fa un casino impossibile!! Il suo ticchettio assordante e meccanico nella mia camera silenziosa mi ha impedito di addormentarmi per molte notti. Per questo è rimasto per molto tempo inutilizzato...l'ho rispolverato poco fa, poiché mi serviva una sveglia che facesse molto rumore per svegliarmi di soprassalto ed impedirmi di riaddormentarmi: lo carico di sera, metto la sveglia alle sette, lo avvolgo tra una coperta o- più frequentemente- nei jeans che ho nell'armadio, chiudo l'armadio e così aggiro il problema del ticchettio. Fin qui tutto bene, no?
Beh, più o meno! Si vede che questa sveglia mi odia proprio, perché ha cominciato a farmi degli scherzi: non so come mai (penso perché l'ingranaggio dell'orologio ha qualche problema) ma stamattina ha suonato alle sei e tre quarti. Cioè, secondo l'orologio della sveglia ha suonato alle sette esatte, ma secondo tutti gli altri orologi della casa no! Così mi sono ritrovata con un orologio-sveglia che macina il tempo più velocemente di quanto il tempo non passi in realtà...come se io avessi tempo da buttare, poi!
Un abbraccio cari! Filo a ripetere per l'esame, che ce l'ho alle tre!
Giulia

giovedì, settembre 15

Botta di, ehm...sedere!!

Wow! E' passato un bel po' di tempo da quando abbiamo postato l'ultima volta...ci scusiamo con tutti voi, carissimi! Il fatto è che Moreno è super impegnato con la nostra casa, tanto da dover passare tutti i pomeriggi fino alle 19 passate a lavorarci, e io devo studiare per i miei esami (è un periodo un po' di fuoco!).
Volevo comunque prendermi un dieci minuti di tempo per raccontarvi una bella cosa che mi è successa ieri: una fortuna come non mi succedeva da molto, molto tempo!
Mi spiego: sono il tipo di persona che non vince mai ai concorsi, che al massimo prende 2 euro se gioca alla lotteria e che, se imbrocca i numeri giusti all'enalotto, inevitabilmente sono usciti du una ruota diversa da quella in cui sono stati giocati! Pertanto potete capire che sono restata di sasso quando mi hanno annunciato che avevo vinto qualcosa!
Ieri mattina l'ho passata come tutte le altre: a studiare per l'esame di Storia Moderna, che darò il 20 di questo mese. Ormai ci avviciniamo e, come direbbe mia mamma, sta cominciando a "bruciarmi il culo" (= tipica sua espressione da pre esame o verifica che intende lo stato d'animo ansioso e frenetico che accompagna gli ultimi giorni prima di suddetti esami/verifiche), quindi non faccio altro che studiare e studiare e studiare. Il che non è che mi mette proprio di ottimo umore...in più quel giorno ho dovuto pranzare da sola (cosa che mi ha fatto sentire un po' triste): mi sono messa a tavola con il mio piatto di riso alla greca e ho acceso la radio su Radio 2 (la mia stazione preferita!), tanto per ascoltare qualcosa mentre mangiavo. In quel preciso momento la speaker di Moby Dick stava dicendo che i primi a mandare un sms al numero della trasmissione avrebbero vinto l'ingresso al concerto di Jovanotti all'arena di Verona! Mi sono fiondata al cellulare e ho scritto l'sms con il cuore in gola: dopo averlo mandato ho avuto lo splendido e ineluttabile presentimento che avrei vinto, presentimento che mi ha accompagnato fino a quando, un'oretta dopo, ho ricevuto una chiamata da un numero privato. Ho lasciato di colpo ciò che stavo facendo per rispondere e, indovinate, era proprio un addetto della radio che mi annunciava che avevo vinto! Non avete idea dell'eccitazione che mi è montata in corpo :) ero tutta agitata, non sapevo che fare! L'emozione di aver vinto (di più: il sapere che il mio presentimento era giusto) mi aveva sconvolto, senza dubbio in senso positivo! Già ci immaginavo (Moreno e io ovviamente) al concerto, in quella cornice splendida, a sentire un artista che entrambi amiamo e ammiriamo e a passare una serata meravigliosa che sarebbe restata negli annali...e il tutto GRATIS!!
Purtroppo l'accredito era solo per una persona, così ho declinato l'offerta: che me ne faccio di un solo biglietto? Se l'avessi regalato a Moreno lui probabilmente non avrebbe accettato di andare da solo; lo stesso vale per me: non avrei mai potuto fare una cosa del genere al mio Amore; inoltre la possibilità di comprarne un altro era esclusa (il concerto si svolge il 17 e posso scommettere che tutti i biglietti sono esauriti da tempo. Quindi, con un sorriso sulle labbra, ho detto di no, lasciando che qualcun altro (che magari ci teneva più di me) potesse godere di quella fortuna.
Ma sapete cosa? Giusto il fatto di averlo vinto (anche se poi ho lasciato stare) mi ha esaltato moltissimo e mi ha messo di buon umore. Una botta di vita! 


Giulia

giovedì, settembre 1

Sull'ingannevole brevità della vita

Meno agognò la rapida saetta
bersaglio destinato e morse acuta,
carro da corsa nell'arena muta
non coronò con più silenzio meta,

di quanto corre, rapida e segreta,
l'età nostra alla fine. A chi ne dubita,
fosse pur fiera di ragione nuda,
ogni sole che torna sia cometa.

Cartagine lo ammette e tu lo ignori?
Periglioso sarà, Licio, ostinarti
a inseguir ombre e ad abbracciare inganni.

Mal ti potranno assolvere le ore,
le ore che limando stanno i giorni,
i giorni che rodendo stanno gli anni.

D. Luis de Góngora y Argote, originale in spagnolo qui

Ultimamente mi sono ritrovata a pensare spesso al tempo che abbiamo a disposizione. Non lo so, mi è sempre sembrato troppo poco...ma perché non c'è una giornata da 48 ore, mi chiedo? In quel caso, forse, riuscirei a fare tutto quello che vorrei: studiare, mettere a posto la mia stanza (che è una casino), vedere Moreno più di solo una sera ogni due giorni, leggere, videogiocare e soprattutto scrivere. E invece mi ritrovo sempre con l'acqua alla gola per lo studio, a rimpiangere i giorni in cui non dovevo stare sui libri tutti i giorni tutto il giorno, e a sperare che magicamente essi si moltiplichino per permettermi di dare un'esame preparandomi decentemente. Ma oltre questi pensieri abbastanza terra-terra, il tempo che ci è concesso su questa terra, si sa, è limitato e spesso non è abbastanza. Anzi, io direi che non è mai abbastanza! Come ho detto prima vorrei sempre più tempo di quello che ho a disposizione; mi sembra sempre di non averne abbastanza, e a lungo andare mi chiedo: ma che ci faccio qui a scirivere un post sul blog/a studiare per un cavolo di esame/a lavorare i sabati e le domeniche come promoter mentre invece potrei godermi la vita, fare le cose che mi piacciono, dedicarmi veramente a quello che voglio fare? Heh, cari miei, il senso di responsabilità è una brutta bestia. Ci fa perdere di vista certe cose che diventano poi meno importanti di fronte alla frenesia del lavoro quotidiano per guadagnarsi il pane, come per esempio fermarsi un attimo e godersi il tramonto, andare a passeggio con il cane nei campi, passare un po' di tempo in tranquilla contemplazione della natura.
Spesso mi chiedo: e se morissi domani? Non ho fatto nemmeno un quarto delle cose che vorrei fare nella mia vita. Se morissi domani cosa resterebbe di me in questo mondo? Che traccia avrei lasciato in esso? Sicuramente una grande traccia nelle persone che mi vogliono bene, ma una piccola e insignificante traccia in tutto il mondo -che poi, perché dovrei volere di più? Ho poche amiche ma buonissime, un fidanzato da sogno che amo e che mi ama, una bella famiglia in fin dei conti...il guaio è che io sogno e sono ambiziosa, forse troppo. Ma lasciamo stare questo argomento per ora ;)
Chi non vorrebbe più tempo? Fin dall'antichità gli uomini si sono affacendati per scoprire vari elisir di lunga vita e diversi trucchi per sembrare più giovani. E sembrare più giovani non è semplicemente un modo per cercare di fermare il tempo? Per impedirgli di rubarci ancora degli anni? In fondo, in tutti gli uomini c'è, sotto sotto, un desiderio sempre vivo d'immortalità. 
Oppure no?
Ci sarebbe così tanto da scrivere su questo argomento...ma come al solito non ho molto tempo :) alla prossima ragazzi, fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo!

Giulia
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