venerdì, settembre 14

Fretta, fretta fretta, e cena arabeggiante.

Ciao Ragassuoli!
Ecco che ritorno, dopo un bel po' di tempo lontano dalle tastiere. I motivi sono molti, e si sono coalizzati per tenermi lontano dal salottino.
Innanzi a tutto, il sottoscritto ha venduto il suo computer, quindi si trova sprovvisto, da agosto, di idoneo mezzo informatico di trasmissione del proprio pensiero. Ma questo è un problemuccio facilmente aggirabile, una quisquilia ( che bella questa parola! Quisquilia...ah, come suona bene!)
La casa è la scusa solita, e mi tiene occupato come sempre dopo lavoro, anche se ormai i passi avanti fatti sono stati tanti; non dico che siamo in dirittura d'arrivo, anche perché per ogni problema risolto ne salta fuori un'altro, però almeno si prosegue. Il portone di ingesso nuovo per esempio è stato montato, le piastrelle dell'ingresso, del bagno e della cucina aspettano solo di essere montate, ho grattato tutti i muri del piano sopra e ora basta gessarli... Pian piano si prosegue, anche se questo contribuisce ad annichilire il tempo libero rimastomi.
Quello che di nuovo si è aggiunto sono le cento ore circa di corsi di formazione che sto facendo, che oggi per esempio mi hanno visto partire di casa alle 6:30 del mattino e ritornare alle 18 passate, e mi vede macinare circa 120 km di strada ogni giorno solo per andare e tornare.
Ma passerà, ancora questo mese e poi ottobre e sarò a posto ;)

Quindi, le domeniche tempo permettendo mi sfogo cucinando e improvvisando, non avendo più internet come alleato ( mai ho rimpianto tanto come ora l'aver già portato il 90% dei miei libri di cucina nella soffitta della casa nuova!!) mi trovo a improvvisare, intolleranze permettendo.

Per la Scimmietta per esempio l'altro giorno ho preparato una buona cenetta in stile arabo :)



L'aspetto forse non invita molto, ma all'assaggio si è rivelato alquanto godurioso!
E ha avuto il pregio non sottovalutabile di essere facile e veloce da realizzare!

Carote saltate al timo fresco

Ingredienti:
2 carote bio
2 cucchiai colmi di mandorle
timo fresco, olio evo e sale q.b.

Niente di più semplice: mentre tostiamo leggermente le mandorle, con il pelapatate ricaviamo dei filetti di carota, e mettiamoli a marinare in qualche cucchiaio di olio e.v.o., del sale e abbondante timo fresco.
Dopo un'oretta almeno saltiamole velocemente in padella a fiamma alta assieme alle mandorle affettate,
poi serviamo. Semplice velocissimo e saporito!



                                     
Spiedini di pollo glassati
ingredienti:
petto di pollo;
miele di castagno;
aceto di mele;
olio e.v.o.;
mezzo cucchiaino scarso di ras el hanout
sale e pepe
peperoncino fresco

Tagliamo a dadini il pollo, mettimolo in una ciotola e versiamoci 5 cucchiai di olio, 2 di miele, uno di aceto, le spezie e il peperoncino. Mescoliamo bene, versiamo il tutto in un sacchetto da freezer e chiudiamolo cercando di togliere tutta l'aria, poi lasciamolo riposare in frigo qualche ora: più riposa meglio prenderà i sapori.
Scaldiamo la piastra, o la griglia per i fortunati, tiriamo fuori il pollo e creiamo degli spiedini.
Per un'idea in più, usate come spiedini dei rametti spessi di rosmarino cui avete fatto la punta e tolto tutti gli aghi tranne ad un'estremità. Mi raccomando però, siano grossi sennò si piegheranno poi e sarà difficile girarli in cottura!
Mettete sulla griglia calda gli spiedini, e cuoceteli girando spesso e bagnando spesso con la marinata.
Non preoccupatevi della crosticina nera che faranno! E' il miele che caramella, mmmhhh...




Zucchine al vapore di lime e roobois

ingredienti:
zucchine scure
1 lime
the rosso (rooibois)

Nella vaporiera, o nella pentola che di solito usate per il vapore (io uso la cuociriso)
versate, oltre all'acqua un cucchiaino di roobois, il succo di mezzo lime e le zeste.
Cuocete verificando ogni tanto la cottura, non devono sfaldarsi ma restare sode,
poi conditele con un filo d'olio ( meglio non aggressivo) e poco sale.
Sembrano leggere e insapori, ma hanno una gran sfumatura di gusti.


Per il pane ho usato un'impasto di pane classico tenuto morbido, solo che invece del lievito ho aggiunto del cremor tartaro e del bicarbonato. Dopo un riposo di un'oretta in frigo ho tirato la pasta allo spessore di un cm, con un coppapasta ho tagliato dei dischi di 10 cm di diametro e li ho spennellati in cima con un composto di olio d'oliva e zatar.
Forno già caldo al massimo, con al suo interno la teglia in modo che sia anche lei bella rovente, ho fatto scivolare sulla teglia con una paletta le focaccine, fino a leggera doratura .
Non lieviteranno molto in realtà, ma resteranno morbide.


Che dire Ragassuoli? Spero che questo periodo di clausura finisca presto, in modo da poter tornare anche a commentare i vostri post invece di leggerli soltanto dal cellulare usando riesco. (tra l'altro, ma quanto è scomodo!!!)

Buon weekend, un abbraccione
Moreno

sabato, settembre 8

Nel nostro cuore la nostra lingua, la nostra gente.


 Questo video rappresenta la nostra ragione perfettamente. Le immagini sono state filmate tutt'attorno la nostra terra, la gente sono persone normali che puoi trovare ogni giorno per strada e le parole sono un po' in friulano, un po' in italiano.
Siamo molto orgogliosi della nostra terra, della nostra gente, della nostra lingua. Spero che vi godiate questo video. A noi è piaciuto moltissimo.


Se vi piace la canzone potete scaricarla gratuitamente con tutto il resto dell'album qui. Troverete il link per il download sotto l'immagine del gruppo, a sinistra.

domenica, settembre 2

The Help, il libro

Vi avevamo già parlato del film qui, ora vorrei parlarvi del libro, che sto leggendo in questo momento.
La storia è la stessa- una ragazza bianca e un paio di cameriere di colore scrivono assieme un libro per denunciare il razzismo nello stato del Mississippi-, ma ovviamente ci sono delle differenze tra il romanzo e la trasposizione cinematografica. La versione su grande schermo evidenziava certo tutta la bruttezza della discriminazione della gente di colore, ma secondo me non è riuscita a rendere come questa discriminazione fosse profondamente radicata nel tessuto sociale e culturale di quel tempo in quel luogo. Sto parlando di azioni e modi di pensare ritenuti "normalissimi" all'epoca e che ora fanno impallidire/rabbrividire (me, almeno).
In particolare vorrei citare un estratto da pagina 111 (edizione italiana edita da Mondadori, traduzione di Adriana Colombo e Paola Frezza Pavese), contenuto in un capitolo la cui voce narrante è quella di Aibileen, donna di servizio:

Mi diverto sempre a vedere come i piccolini credono a tutto quello che gli dici. Tate Forrest, un bambino che guardavo tanto tempo fa, la settimana scorsa mi ha fermato vicino al Jitney e mi ha abbracciato forte, tutto felice di vedermi. Ora è grande. Io avevo premura di tornare da Miss Leefolt, ma lui si è messo a ridere e ricordare. Quando era piccolo (...) gli ho detto di non bere il caffè altrimenti sarebbe diventato nero. Dice che non ha mai bevuto una tazza di caffè in vita sua, e adesso ha ventun anni. Fa sempre piacere vedere i ragazzi che sono venuti su bene.

Questo fa davvero riflettere, no? E devo dire che sono contenta di non vivere in un mondo così (per quanto, diciamocelo, i vestiti in quell'epoca erano davvero i migliori!!). Ce n'è ancora di strada da fare, ma almeno non siamo più a quei livelli, nella maggior parte dei casi.

Giulia


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