giovedì, aprile 25

Attualità

La crisi è generale. Ne soffrono la Germania, l’Inghilterra, la Francia. Ne soffrono gli Stati Uniti. Ma mentre in questi paesi, da quando la crisi è cominciata, tutti ne hanno preso coscienza e vi si sono sentiti coinvolti, noi italiani abbiamo considerato la crisi come un problema altrui e abbiamo seguitato a vivere e a consumare come se la crisi non ci fosse. Diceva il grande Einaudi che la “scienza” economica non esiste: esiste solo il buon senso applicato all’economia. E il buon senso ci dice in questo caso due cose. Primo: che nel tunnel della crisi ci siamo cacciati perché da almeno un paio di decenni viviamo tutti al di sopra dei nostri mezzi. Secondo: che per venirne fuori bisogna fare esattamente il contrario, cioè lavorare di più e guadagnare e spendere di meno. Questa corsa pazza dietro il superfluo conduce non soltanto alla rovina, ma anche all’insoddisfazione perpetua.

Questo discorso è stato fatto dal grandissimo Indro Montanelli quasi 30 anni fa.
Prima di scendere in piazza per cambiare la politica - cambio che mi trova d'accordissimo purchè con persone preparate, non è che perchè una persona sia onesta o lavoratrice per forza debba essere brava nell'arte della politica - perchè non darsi da fare per cambiare gli italiani?

Meditiamo gente, meditiamo.


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